FILIP [Filippo Guida]

Nato nel 1952 il mio percorso di vita e di lavoro è stato indirizzato fin da piccolo: avevo forse 12 anni quando sono venuto in possesso di un piccolo chimico.

Questo evento avrebbe segnato le mie scelte sia nell’immediato futuro – ho intrapreso da subito lo studio della chimica a partire dalle scuole superiori e poi all’Università – che poi nel percorso lavorativo.

Studiare ed approfondire i molteplici aspetti di questa materia mi hanno portato, in varie aziende, ad impegnarmi in progetti di ricerca e sviluppo… e oggi a scrivere libri di fantascienza.

Il primo libro di fantascienza hard su cui ho messo la firma Filippo Guida è il romanzo La Minaccia.

FILIP [Filippo Guida]

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Nato nel 1952 il mio percorso di vita e di lavoro è stato indirizzato fin da piccolo: avevo forse 12 anni quando sono venuto in possesso di un piccolo chimico.

Questo evento avrebbe segnato le mie scelte sia nell’immediato futuro – ho intrapreso da subito lo studio della chimica a partire dalle scuole superiori e poi all’Università – che poi nel percorso lavorativo.

Studiare ed approfondire i molteplici aspetti di questa materia mi hanno portato, in varie aziende, ad impegnarmi in progetti di ricerca e sviluppo… e oggi a scrivere libri di fantascienza.

Il primo libro di fantascienza hard su cui ho messo la firma Filippo Guida è il romanzo La Minaccia.

FILIP [Filippo Guida]

Intervista a FILIP [Filippo Guida]

FILIP [Autore libri fantascienza]

Filippo Guida e l'ispirazione

FILIPPO GUIDA

Ho incontrato la fantascienza per la prima volta alla fine degli anni ’60 quando mi è capitato di leggere sulla pubblicazione Urania una serie di racconti brevi di Isaac Asimov.

Asimov come scrittore e divulgatore, dalle caratteristiche accattivanti mi ha subito invogliato a proseguire l’interesse per questo genere letterario.

Subito dopo i racconti brevi è stata la volta del Ciclo della Fondazione. Forse il migliore affresco fantascientifico mai descritto. A seguire poi la Saga dei Robot (Io, Robot • L’uomo bicentenario) che hanno fatto da capostipite alle storie di Robot con le sue tre leggi della robotica.

Un altro autore importante incontrato agli inizi degli anni ’70 è stato Arthur Clarke con il suo capolavoro 2001: Odissea nello spazio che ha segnato uno spartiacque nel genere.

Il romanzo prende spunto da un racconto dello steso Clarke, La Sentinella, degli anni ’50, in cui si ipotizza una specie aliena che sorveglia l’evoluzione del genere umano. Da questo romanzo Stanley Kubrick realizzò il film omonimo.

Il salto di qualità generazionale viene fatto, invece  con la produzione letteraria di Phil Dick. Scrittore e personaggio piuttosto complesso e articolato che sdogana da un lato i temi degli Androidi – come il romanzo Il Cacciatore di Androidi da cui viene realizzato il film BladeRunner – dall’altro lato gli scenari distopici di un futuro degradato del genere umano – ad esempio il romanzo Ricordiamo per voi da cui venne tratto il film Atto di Forza, o i romanzi Ubik e La svastica sul sole. Ancora riconducibile a Phil Dick è la descrizione dei mutanti extrasensoriali del racconto Rapporto di Minoranza da cui Steven Spielberg realizzerà il film omonimo.

Ho incontrato la fantascienza per la prima volta alla fine degli anni ’60 quando mi è capitato di leggere sulla pubblicazione Urania una serie di racconti brevi di Isaac Asimov.

Asimov come scrittore e divulgatore, dalle caratteristiche accattivanti mi ha subito invogliato a proseguire l’interesse per questo genere letterario.

Subito dopo i racconti brevi è stata la volta del Ciclo della Fondazione. Forse il migliore affresco fantascientifico mai descritto. A seguire poi la Saga dei Robot (Io, Robot • L’uomo bicentenario) che hanno fatto da capostipite alle storie di Robot con le sue tre leggi della robotica.

Un altro autore importante incontrato agli inizi degli anni ’70 è stato Arthur Clarke con il suo capolavoro 2001: Odissea nello spazio che ha segnato uno spartiacque nel genere.

Il romanzo prende spunto da un racconto dello steso Clarke, La Sentinella, degli anni ’50, in cui si ipotizza una specie aliena che sorveglia l’evoluzione del genere umano. Da questo romanzo Stanley Kubrick realizzò il film omonimo.

Il salto di qualità generazionale viene fatto, invece  con la produzione letteraria di Phil Dick. Scrittore e personaggio piuttosto complesso e articolato che sdogana da un lato i temi degli Androidi – come il romanzo Il Cacciatore di Androidi da cui viene realizzato il film BladeRunner – dall’altro lato gli scenari distopici di un futuro degradato del genere umano – ad esempio il romanzo Ricordiamo per voi da cui venne tratto il film Atto di Forza, o i romanzi Ubik e La svastica sul sole. Ancora riconducibile a Phil Dick è la descrizione dei mutanti extrasensoriali del racconto Rapporto di Minoranza da cui Steven Spielberg realizzerà il film omonimo.

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